Apnea Team Torino | Itinerari Pescasub - Liguria
 
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Capo Mimosa ( Imperia )

   
 

A DESTRA GUARDANDO IL MARE

Sfocia un primo fiumiciattolo,il torrente Cervo che alimenta tutta la zona favorendo il passaggio di vario pesce, anche se al confine con Diano marina  due km più giù abbiamo un altro torrente:il San Pietro. Tra questi due fiumi il territorio è ricco di una serie di moletti e di barriere frangiflutti messi li da anni che così sono ormai ricchi  di vita loro piccoli animaletti e conchiglie varie che permettono ai vari pesci di nutrirsi. Vale la pena di spingervi al largo sul vario sedimento del torrente Cervo per dei lunghi aspetti visto che in stagione  fine estate passano le  lecce. L’azione di caccia a riva si svolgerà in un ambiente morfologicamente semplice, caratterizzato da batimetriche bassissime da ridossi con  molteplici vie di accesso a terra. 

Cacciare in questa zona bisogna andare con il mare in movimento ma guardate il livello di torbidità prima di immergervi , e rinunciate con il mare calmo. Nei pressi del fiume da poco è stato costruito un porticciolo facciamo attenzione al passaggio delle barche. 

A SINISTRA GUARDANDO IL MARE

Lasciati tutti i moli alla nostra destra ci inoltriamo nella zona costiera di roccia naturale molto buona per svolgere l’agguato oltre che l’aspetto e si chiama Porteghetto , mancano ancora 4oo metri al capo Cervo , ma la zona e ricca di lastroni che scendono in acqua, baiette ,massi che tutta la zona è molto lunga  da  CAPO CERVO ad ANDORA abbiamo 2 km di costa rocciosa sempre più degradante e rarefatta di pietre nelle vicinanza della spiaggia di ANDORA. Si arriva ad un punto con un piccolo porticciolo con una lunga massicciata anche dopo tra piccoli massi della ferrovia e ciottoli in inverno il branzinone c’è bisogna solo prenderlo. Che però dopo circa 500 metri di sabbia troviamo il torrente Merula che scarica acqua praticamente tutto l’anno,e per chi ha fortuna di trovare più al largo i vari massi di sicuro qualche bella cattura si può fare. questa zona è sempre più limpida dell’altra e aumentano anche le tane. Si consiglia di fare l’andata a riva e il ritorno al margine delle rocce con la sabbia. Meglio portarci un fucile medio lungo e in boa torcia e fucile corto. Non è difficile trovarci anche murene e corvine. Pesce stanziale sono i cefali e i saraghi e tordi e grosse salpe. Inverno fa capo il branzinone e d’estate grosse lecce. Al largo una dorsale rocciosa parallela alla costa parte dai 10 fino ai 20 metri con vario pesce a seconda delle correnti. Al largo meglio con il gommone  ci sono varie macchie di posidonia e grotto con anche tre secche o.grossi scogli ma su i30- 35- 37 metri  ,chiamati rispettivamente  PAPPAGALLINO ,PAPPAGALLO E PILONE, solito pesce di passo. Le due zone sono troppo estese per farle insieme consiglio di essere in due e tirare a sorte per la zona di sinistra o quella di destra e un’altra volta alternarsi per poi decidere su quella migliore, visto che comunque il pesce c’è,