Itinerari di Pesca
Liguria SP
PROFONDITA' MASSIMA: 30 Mt.
FONDALE: sabbia, scogli, posidonia
COME ARRIVARE: Dall'autostrada uscire al casello di Deiva Marina o di Carrodano e seguire le indicazioni.Da entrambi i caselli autostradali si impiega circa mezz’ora.
PUNTO DI PARTENZA: Il punto di partenza è la spiaggia di Bonassola verso destra .La zona si fa interessante subito dopo il primo promontorio, arrivati in prossimita’ di una cappella (madonna della punta) spostandosi verso il largo di circa 50-100 metri si potra’ intravedere, in caso di buona visibilita’ un pianoro il cui cappello è profondo circa 10m e che sprofonda fino a 30m verso destra.Questa secca è frequentata abitualmente da saraghi e da pesce di passaggio. Vista la profondita’ elevata è inoltre possibile incontrare qualche dentice.Anche in questa zona bisogna prestare attenzione al tempo nei giorni precedenti, infatti in caso di pioggia l’acqua rimane torbida per giorni.
COSA TROVATE: E’ un posto buono per praticare la pesca all’aspetto in parete e la pesca in tana. Il fucile che consiglio è un arbalet tra i 90 e i 100cm di lunghezza e addiritura piu’ lungo dall’estatein poi , in quanto è possibile l’incontro con qualche pelagico, oltre ad un oleopneumatico da 50-70 cm per la pesca in tana.
Segnalato da: Fishpaolino
Gentilmente concesso da:

PROFONDITA' MASSIMA: 15 Mt.
FONDALE: sabbia, scogli
COME ARRIVARE: Dall'autostrada uscire al casello di Deiva Marina o di Carrodano e seguire le indicazioni.Da entrambi i caselli autostradali si impiega circa mezz’ora.
PUNTO DI PARTENZA: Il punto di partenza è la spiaggia di Bonassola verso sinistra .Una volta superato il primo promontorio vi troverete sotto un agriturismo di fronte al quale dovrebbe esserci una secca che pero’ forse a causa dell’acqua torbida, non ho mai trovato.Anche in questa zona bisogna prestare attenzione al tempo nei giorni precedenti, infatti in caso di pioggia l’acqua rimane torbida per giorni.
COSA TROVATE: E’ un posto buono per praticare la pesca all’aspetto in parete . Il fucile che consiglio è un arbalet tra i 90 e i 100cm di lunghezza e addiritura piu’ lungo dall’estate in poi , in quanto è possibile l’incontro con qualche pelagico.
Segnalato da: Fishpaolino
Gentilmente concesso da:

PROFONDITA' MASSIMA: 18 Mt.
FONDALE: Scogli,
COME ARRIVARE: Dall'autostrada uscire al casello di Deiva Marina e seguire le indicazioni. Dal casello autostradale si impiega circa mezz’ora.
PUNTO DI PARTENZA: Il punto di partenza è la spiaggia di Framura verso sinistra . In questa zona bisogna prestare attenzione al tempo nei giorni precedenti, infatti in caso di pioggia l’acqua rimane torbida per giorni.
COSA TROVATE: E’ un posto buono per praticare la pesca all’aspetto in parete e la pesca in tana. Il fucile che consiglio è un arbalet tra i 90 e i 100cm di lunghezza e un oleopneumatico da 50-70 cm per la pesca in tana.
Segnalato da: Fishpaolino
Gentilmente concesso da:

PROFONDITA' MASSIMA: 14 Mt.
FONDALE: sabbia, scogli, grotto
COME ARRIVARE: Dall'autostrada uscire al casello di di Carrodano e seguire le indicazioni; una volta giunti in paese percorrete tutto il viale alberato portandovi sul lungo mare, proseguendo quindi verso destra verso le vecchie gallerie. Dal casello autostradale si impiega circa mezz’ora.
PUNTO DI PARTENZA: Il punto di partenza è la spiaggia di Levanto in fondo verso destra dopo la prima galleria della vecchia e dismessa ferrovia. Appena entrati in acqua seguite gli scogli a destra portandovi fino agli scogli affioranti a circa 150m da riva, noterete un grotto veramente stupendo. Anche in questa zona bisogna prestare attenzione al tempo nei giorni precedenti, infatti in caso di pioggia l’acqua rimane torbida per giorni.
COSA TROVATE: E’ un posto buono per praticare la pesca all’aspetto sul grotto o in tana. Il fucile che consiglio è un arbalet tra i 90 e i 100cm di lunghezza e un oleopneumatico da 50-70 cm per la pesca in tana.
Segnalato da: Fishpaolino
Gentilmente concesso da:

PROFONDITA' MASSIMA: 15 Mt.
FONDALE: scogli, grotto
COME ARRIVARE: Dall'autostrada uscire al casello di di Carrodano e seguire le indicazioni; una volta giunti in paese percorrete tutto il viale alberato portandovi sul lungo mare, proseguendo quindi verso destra verso le vecchie gallerie. Dal casello autostradale si impiega circa mezz’ora.
PUNTO DI PARTENZA: Il punto di partenza è la spiaggia di Levanto in fondo verso sinistra alla fine della passegiata a mare verso il porticciolo. Appena entrati in acqua seguite gli scogli a sinistra facendo attenzione a non sconfinare nel parco marino delle cinque terre. Anche in questa zona bisogna prestare attenzione al tempo nei giorni precedenti, infatti in caso di pioggia l’acqua rimane torbida per giorni.
COSA TROVATE: E’ anche questo un posto buono per praticare la pesca all’aspetto sul grotto o in tana. Personalmente non ci sono mai andato perchè e di difficile accesso.Il fucile che consiglio è un arbalete tra i 90 e i 100cm di lunghezza e un oleopneumatico da 50-70 cm per la pesca in tana.
Segnalato da: Fishpaolino
Gentilmente concesso da:

PROFONDITA' MASSIMA: 15 - 30Mt.
FONDALE: vario a seconda della zona
COSA TROVATE:
Si può tranquillamente affermare, senza timori di smentite, che questo tratto di costa è sicuramente uno dei più belli e selvaggi della Liguria; pareti a picco, franate, piccole cale, massoni, secche si alternano per chilometri offrendo un habitat incomparabile a saraghi, corvine, spigole, cefali, mormore, salpe, triglie, tordi, ricciole, lecce ed anche qualche dentice. Partendo da Portovenere, si rende necessario oltrepassare in gommone sia la punta S.Pietro che la pescosa cala antistante la grotta Byron, in quanto per motivi diversi sono attivi dei divieti di pesca subacquea; la parete a picco che si offre subito dopo, rappresenta un buon punto di inizio; qui si adeguerà l'azione di pesca a seconda della conformazione della costa. Si arriverà quindi ad un gruppo di ampi scogli che nella parte interna creano un'area delimitata con la costa; all'esterno formano canaloni e pianori che scendono ad una batimetrica di otto-dieci metri; alcuni di questi formano tane interessanti; dal lato opposto confinano con una franata, quindi con un sabbione; siamo in località “LE NERE”, dal colore della roccia di parete.
Da ricordare che quasi ovunque il fondale è disseminato di massoni, lastroni, pietre, cosa da considerare quando il sottocosta è avaro di prede o non consente una valida azione di pesca. Oltrepassato il sabbione, magari praticando qualche aspetto a cefali, mormore e branzini a seconda della stagione, si trova un tratto di massi e scoglietti ideale per l'agguato; un poco più al largo emergono parecchi grossi scogli ed il fondale è disseminato di massi; si attraversa un sabbione fino ad incontrare un tratto di parete e subito dopo una franata con massi enormi; duecento metri ancora ed inizierà un lungo, bellissimo tratto di parete con grotte, tane, piccoli e frastagliati promontori, enormi scogli affioranti, il tutto fino a località “LE ROSSE”, dove si trova una interessantissima franata, con enormi tane anche passanti. Da non trascurare l'area intorno allo scoglio Galera ed alla punta del Persico (vedi carta nautica allegata). Dopo il Persico inizia una zona di massi, scogli e scoglietti ben frequentati, mentre più al largo emerge un isolotto con un paletto di ferro piantato sopra; esso è spaccato a metà da una profonda fenditura, e scende a salti fino ad una profondità di circa 18 metri; è la conosciutissima secca “del ferro”. Si apre quindi un lungo tratto di costa sabbiosa con radi scogli e massi, da non trascurare troppo come salterebbe all'occhio di fare; qui il pesce è meno disturbato che altrove. Arriviamo quindi in località “LA SCHIARA”, detta anche “le casette”, per via di alcune piccole costruzioni sorgenti sulla scogliera, attualmente poste sotto sequestro giudiziario; ritroviamo la costa rocciosa, con massi e scogli sparsi e addirittura un isolotto con una Croce sopra circondato da altri panettoni di roccia sommersi, che sprofondano rapidamente all'esterno; la parte interna può anch'essa riservare gradite sorprese; qui attenzione alle imbarcazioni altrui!
Alternando agguati ad aspetti, lungo un fondale vario e brulicante di minutaglia, anche lungo i sabbioni, immediatamente dopo alcuni bei massoni sommersi, si erge, frastagliata e selvaggia, spazzata dai venti e dalle correnti, la punta “MONASTEROLI”, ricca di fenditure, canaloni, pietre, con alcuni grossi scogli isolati, anche emergenti ed una bella risalita ad una cinquantina di metri dalla prominenza principale della località.
​
Segnalato da: www.sportmarsub.net
Gentilmente concesso da:

